Corso di lingua inglese e comunicazione a Londra!

Ciao siamo Luca e Viviana e abbiamo seguito un corso intensivo di lingua inglese tramite il progetto ERASMUS+ – KA1-MOBILITY.

Affascinante ed entusiasmante questi gli aggettivi che ci sentiamo di dare alla nostra esperienza formativa londinese.

Club Class una scuola capace di farti entrare nella mentalità inglese facendoti immergere nella cultura e tradizioni locali, Image london 4si trova su Teobald’s Road, zona 1 di Londra, dista circa dieci minuti dalla fermata della metropolitana di Russel Square. Il corso settimanale prevede 6 ore al giorno, 4 la mattina e 2 il pomeriggio.

Appena arrivati, dopo il colloquio orale (che segue il test on line compilato a casa), avviene l’assegnazione della classe di appartenenza. Avendo basi linguistiche differenti, non siamo stati ammessi nello stesso corso (Luca Intermedio con l’insegnate Suzi e Hugh e Viviana Pre Intemedio con Hugh e Sophia) e quello che all’inizio poteva spaventarci un po’ si è poi trasformato in una bellissima esperienza. Il corso  Pre-intermedio ti aiuta a  spiegare e descrivere attività semplici e di routine utilizzando un inglese di tutti i giorni, quello Intermedio ti facilita nell’ usare l’inglese scritto e parlato per la comunicazione nei viaggi, lavoro o studio.

Image london 5Dopo il primo impatto che per alcuni versi ti disarma un po’, ti ritrovi ad  acquisire  competenze seguendo logiche di  ragionamento diverse dal solito.

L’ambiente caloroso e rilassato favorisce l’apprendimento, il personale competente e cordiale,  di madrelingua inglese, è sempre a disposizione. Ti ritrovi a relazionarti con studenti di ogni età  e provenienti da innumerevoli nazioni e ti viene anche offerta la possibilità di  partecipare durante il tempo libero a visite guidate della città.

L’obiettivo di questi corsi è quello di aiutare i partecipanti a comunicare, incoraggiando particolarmente la fluidità e lo sviluppo della fiducia, si passa da lezioni di ascolto e comprensione, pronuncia, lettura, vocabolario, scrittura, grammatica a momenti di conversazione. Particolare interesse è rivolta anche alla fonetica, alcune lezioni vengono proposte, soprattutto nei livelli più bassi, mediante attività ludiche.

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Il nostro bilancio di questa esperienza è più che positivo, abbiamo infatti migliorato le capacità comunicative e relazionali, acquisendo padronanza lessicale. Possiamo dire di aver appreso il necessario per intrattenere colloqui, abbiamo sviluppato maggiore fiducia in noi stessi e forte incentivo alla partecipazione e allo scambio reciproco di idee seguendo la logica dell’integrazione. E’ stata una grandissima opportunità per sviluppare oltre che le nostre competenze linguistiche la nostra formazione professionale.. veramente un grande valore aggiunto!!!

Luca Pierotti e Viviana Gasparini

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Applichiamo i primi apprendimenti

Ieri abbiamo avuto una riunione con lo staff dell’ente per decidere quali nuovi progetti ERASMUS+ – Key activity 2 avremmo progettato.

Abbiamo applicato la “5 fingers methodology” a diverse idee progettuali proposte da tutti i partecipanti al meeting.

Abbiamo inoltre analizzato il bando di ERASMUS+ – Key Activity 2 e le potenzialità e rispondenza di ciascun progetto alle priorità del programma.

Speriamo che porti risultati positivi!!

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Plan and Manage Effectively your European Project

“Plan and Manage Effectively your European Project” questo è il titolo del corso che abbiamo (Elmo e Kylene) scelto e a cui abbiamo partecipato per 5 giorni dal 30/11/2015 al 04/12/2015 in Grecia ad Ilion, Atene.

La formazione aveva come obiettivo principale la ricerca di programmi di finanziamento europeo attraverso una progettazione efficace di progetti europei e di conseguenza una corretta gestione dei progetti stessi.

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Durante la settimana abbiamo avuto modo di affrontare ed utilizzare diverse tecniche di progettazione e gestione di progetti Europei:

  1. B.U.N.D.L.E.R. Habits;
  2. C.R.E.A.T.E.S. system;
  3. 5 fingers technique for understanding an EU programme;
  4. CRITERIA formula per preparare proposte di qualità;
  5. Come scrivere un “Project proposal outline” efficace per ricercare partner;
  6. Tecniche di gestione qualitativa e economica dei progetti dopo l’approvazione.

Il corso era strutturato in modo tale da avere lezioni teoriche al mattino dalle 8:00 alle 13:30 e poi applicazioni pratiche con diversi gruppi di lavoro il pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30.

E’ stata una settimana intensa di lavoro e di progettazione di nuove idee con tutti i partecipanti al corso. Siamo stati fortunati in quanto eravamo 7 partecipanti di cui 4 italiani e 3 greci, tutti rappresentanti di diverse organizzazioni nel mondo dell’educazione e della cooperazione internazionale e quindi abbiamo avuto modo di discutere ed applicare ciò che abbiamo appreso durante tutta la settimana.

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Il corso è stato tenuto da Nikolaos Floratos di NSF CYBERALL ACCESS. Il formatore ci ha dato molti spunti e regole da seguire per una buona progettazione e gestione di progetti Europei.

Molto materiale può essere trovato online nella pagina web del formatore: http://www.nikolaosfloratos.com/

Il corso ci ha permesso di migliorare le nostre competenze di progettazione e di project management di progetti europei e ci ha permesso di ottenere un certificato di specializzazione in “Planning and managing European projects” rilasciato dall’Institute of Leadership and Management, approvato da City and Guilds – UK.

Quest’esperienza ha permesso di specializzare il nostro ente nella progettazione europea e nella gestione efficace di progetti europei anche in ambito di educazione per adulti.

Tutto ciò che abbiamo appreso verrà trasferito a tutto lo staff di Training 2000, al fine di migliorare nel settore ed essere punto di riferimento anche per altri enti del territorio nazionale, europeo ed internazionale.

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Environmental Education for Trainers of Adults

Nei giorni 1-8 Luglio 2015, Elmo De Angelis e Rosella Giovagnoli hanno partecipato al corso di formazione denominato “ Environmental Education for trainers of adults”.  Il corso e’ stato organizzato in Chaidari, Elefsina, lago Koumonundourou e Università di Atene – Zografou.

Le cinque giornate di lavoro si sono articolate in sessioni teoriche ( Chaidari) workshop di progettazione in aula e worshop all’ aperto. L’ agenda di lavoro e’ stata predisposta dall’ente ospitante OIKO.POLI.S e condivisa con i partecipanti. Hanno partecipato studenti adulti anche della Grecia appartenenti all’Associazione “Greek Biodiversity” e “ Medici senza frontiere”.

Nella prima giornata, si è costituito il gruppo di lavoro e fiducia reciproca. Sono stati presentati i temi della sostenibilità ambientale e cittadinanza attiva con esempi di buone pratiche. I partecipanti sono stati in grado di arricchire i materiali presentati con esempi di buone pratiche vissuti anche in altri stati d’Europa e non (es. Biellorussia)

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Nella seconda giornata sono stati affrontati i temi della gestione dei rifiuti, la realizzazione pratica del composting, la raccolta differenziata nei paesi EU ed in Grecia e il modello 3R.

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Nella terza giornata siamo stati accolti dal Centro ambientale di Elfesina per presentare e discutere i problemi ambientali e di biodiversità  in Elfesina, come luogo piu’ inquinato della Grecia dovuto a fabbriche di cemento e concentrazione di raffinerie sul golfo di Saronikos – Analisi e valutazione di nuovi progetti ambientali proposti dall ‘ EU e dalle amministrazioni locali.

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Nella quarta giornata abbiamo fatto l’ escursione al lago salato di Koumoundourou vicino al golfo Saronikos , nella storia chiamato lago Rheitoi dedicato al dio Demeter e la figlia Persephone. Il lago faceva parte dell’antica via sacra. Oggi le industrie di cemento, ferro, raffinerie hanno inquinato l’ intero habitat di quella che era la zona più’ fertile della Grecia. Le temperature massime raggiunte sono di 48 °C a causa dei cambiamenti climatici. Abbiamo valutato e pianificato nuovi progetti di risanamento dell’ ambiente.

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Nella quinta giornata l’Università dell’ Ambiente  (LEC-NKUA) di Atene ha presentato i lavori di ricerca ed i laboratori utilizzati per la ricerca e la valutazione soprattutto delle acque. Alcune ricerche al momento vengono sospese a causa delle condizioni economiche del paese.

Seguono due presentazioni – workshop sulla protezione climatica e riduzione dell’ impronta ecologica ( reduction of ecological footprint).

Al termine dei lavori il Direttore del dipartimento chiede alla TRAINING 2000 di collaborare in attività future.

Durante il tempo libero ci siamo permessi una visita all’Acropolis di  Poseidon ad Attica:

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Tutta l’ esperienza mobilità è stata veramente importante per capire i vari aspetti pratici della sostenibilità ambientale ed il come preservare il sistema biodiversità. Elfesina è un caso studio unico nel mediterraneo su come  un ambiente sano possa essere fortemente inquinato ed eventualmente recuperato. Il percorso è lungo.

I materiali e le esperienze vissute vengono condivise con i colleghi di lavoro ed anche durante i corsi di formazione ECOPROFIT da noi organizzati.

Elmo De Angelis

Rosella Giovagnoli

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Corso TACCLE2, esperienza entusiasmante a Dillingen!

Nel periodo  dal 23 al 27 Aprile 2015 ho preso  parte al corso  TACCLE2  rivolto a docenti e formatori dell’Unione Europea   per ampliare competenze sull’uso dell’e-learning e delle  ICT nella didattica di classe.  Il corso rientrava  nell’ambito dei  progetti  KA-1 Erasmus Plus per la mobilità degli insegnanti e si è svolto a Dillingen an der Donau,  una cittadina bavarese che si caratterizza come importante punto di riferimento per  gli insegnanti di tutta la Baviera.

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La prestigiosa “Akademie fürLehrerfortbildung und Personalführung” che ospitava il corso è, infatti, un centro di formazione e di aggiornamento che dal lunedì al venerdì accoglie docenti bavaresi di scuola primaria e secondaria, i quali partecipano a conferenze, lezioni ed attività laboratoriali, condividono momenti conviviali e di scambio di esperienze.

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Al TACCLE2 hanno aderito colleghi provenienti da Belgio, Olanda, Svezia, Danimarca, Spagna, Italia e Germania, interessati a sperimentare una didattica nuova, in cui l’integrazione delle  ICT  possa diventare  funzionale a migliorare  i livelli di  apprendimento degli alunni.

DSCF6637L’approccio adottato dai formatori si è basato essenzialmente sul learning by doing (e… by thinking); noi corsisti siamo  stati stimolati a scoprire  ed a sperimentare applicazioni e strumenti multimediali in tutte le varie fasi del percorso formativo: dalla presentazione iniziale alla valutazione finale, che si sono concretizzate, ad esempio,  la prima con la realizzazione di una mappa interattiva sui luoghi di provenienza dei corsisti (utilizzando  l’applicazione Skymap), la seconda  con  un feedback da parte di ogni partecipante, che ha condiviso  le proprie opinioni sull’andamento del corso tramite l’applicazione FlipGrid.

Va precisato che le singole attività non erano rivolte  alla conoscenza, fine a se stessa,  di determinati tools multimediali,  quanto piuttosto  al loro utilizzo quali utensili cognitivi che stimolano il pensiero critico.  Ho avuto modo di sperimentare nei lavori di gruppo assieme agli  altri corsisti  come l’e-learning e l’uso delle ICT possano aiutare  la persona che apprende a  facilitare i processi di pensiero, di esplorazione e scoperta, attraverso attività significative, che si avvalgono del  confronto e della collaborazione.

Il corso può essere suddiviso sostanzialmente in quattro momenti.

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Le prime due giornate sono state dedicate alla riflessione sull’e-learning ed alla conoscenza preliminare di alcuni tools. In particolare,  la trainer gallese Jenny Hughes ci ha fornito un quadro generale  sulla rapida evoluzione della rete, dal Web 1.0 al Web 3.0, con i possibili risvolti futuri. L’altro formatore, il tedesco Jan Bierweiler, utilizzando lo strumento per le presentazioni on-line Prezi, ha condiviso con i partecipanti un progetto didattico in cui aveva coinvolto i suoi alunni di età compresa tra gli 11 e i 13 anni: è stato di grande stimolo osservare come Jan sia riuscito a strutturare un percorso articolato e  motivante per gli studenti che , supportati anche dalle ICT, hanno condotto  al meglio attività di ricerca storica e  si sono organizzati, all’interno di gruppi di lavoro, per realizzare la consegna,  un podcast in lingua inglese con la modalità dell’intervista radiofonica ad un ipotetico personaggio storico. Ciascun formatore ha  poi presentato a noi corsisti un elenco di quelli  che, a suo parere, sono i migliori 10 tools da utilizzare nell’attività didattica.

Il secondo momento è staWolfgang Schlicht WPhone_20150325_10_30_54_Pro__highresto dedicato all’esplorazione delle applicazioni suggeriteci e di alcune  attività laboratoriali che richiedevano, ad esempio,  la realizzazione di semplici circuiti elettrici  ed il loro utilizzo “ragionato” ( e divertente!) al fine di giungere ad un risultato concreto: la  “corsa  degli spazzolini da denti” o la matita che “suona” quando viene a contatto con la sua traccia sul foglio.

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Alla fase esplorativa è seguita quella progettuale: ci siamo suddivisi in gruppi, al loro interno eterogenei per paese di provenienza, ordine di scuola e disciplina, con il compito di realizzare  in modo creativo una sequenza didattica in cui gli alunni potessero, utilizzando alcuni tools multimediali, essere parte attiva nella costruzione del sapere. Il mio gruppo ha sviluppato un percorso didattico rivolto ad alunni di scuola primaria; il nucleo tematico era l’orientamento e la progettazione prevedeva per i bambini attività di orientamento all’aperto, nell’ambiente familiare   (scuola, quartiere, parco), alternate  a lezioni in classe; qui,  l’utilizzo di alcune funzioni di Google Earth e Google Maps avrebbe peIMG_7726rmesso di osservare il percorso fatto in precedenza dagli alunni sotto diverse  prospettive, ma anche di misurare distanze e  approfondire concetti topologici. Nella progettazione abbiamo inoltre previsto la realizzazione da parte degli alunni di un prodotto finale, per stimolare la loro motivazione ad apprendere lavorando insieme: personalizzare la mappa del quartiere ottenuta con Google maps per farla diventare un’utile guida per una classe di alunni in visita da un’altra città.

L’ultima fase del corso ha riguardato la presentazione dei lavori di ciascun gruppo  a cui sono seguiti utili feedback da parte dei corsisti e dei formatori.

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Tutte le lezioni, gli interventi, ma anche i momenti conviviali  si sono svolti in lingua inglese. La settimana trascorsa a Dillingen ha dunque rappresento  una grandissima opportunità per s20150324_204126 (1)viluppare competenze linguistiche, ma anche per  conoscere colleghi provenienti da altri Paesi europei, confrontarsi sui diversi stili di insegnamento, e, non di minore importanza,  condividere piacevoli serate al pub.

È nato un gruppo Facebook, in cui tuttora ci scambiamo informazioni sull’uso delle ICT, suggerimenti su nuovi tools sperimentati dall’uno  o dall’altro, semplici saluti.

Claudio Gargamelli

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Parte conclusiva del corso TACCLE 2 IST a Dillingen

Dopo le prime due giornate di corso sono iniziate delle sessioni di lavoro serrate basate sull’esplorazione, il confronto e la creazione di attività per l’applicazione delle ICT in classe.

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Sotto la guida dei formatori, abbiamo potuto toccare con mano diverse tecnologie e strumenti per la creazione di attività didattiche basate sulle ICT. La gamma degli strumenti andava dai più semplici come un gioco di carte per abituare gli studenti ai linguaggi di programmazione, ai più complessi come robot guidati attraverso una app per smartphone e tablet. Il grande spazio in cui è avvenuta la formazione è stato diviso in una decina di postazioni, ognuna delle quali consentiva di sperimentare degli strumenti specifici.

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L’esplorazione di queste nuove tecnologie è stata intervallata da sessioni di confronto tra partecipanti e formatori sulle modalità di introduzione di questi strumenti in classe.

L’ultima parte del corso è stata dedicata alla creazione di attività didattiche basate sulle nuove tecnologie. Ai partecipanti, divisi in gruppi, è stato chiesto di creare una attività di classe basata su qualunque strumento ICT.

Il mio gruppo ha scelto di creare un’attività basata su Makey Makey, un device che consente, attraverso la capacità degli oggetti di condurre energia elettrica, di fornire vari input ad un computer.

L’attività è stata pensata per studenti delle scuole primarie e per docenti di fisica, musica ed elettronica. Gli studenti dovranno collegare makey makey a dei frutti. Toccandoli, produrranno un impulso in grado di generare, attraverso il software, un suono. A quel punto gli studenti potranno seguire, il loro brano musicale preferito riproducendone, ad esempio, la batteria.

Eccoci all’opera…

L’attività, è stata, poi, presentata a tutti i partecipanti.

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Il corso è terminato con una sessione di valutazione particolare, in cui a ciascuno ha spiegato agli altri quali sono state le cose che ha appreso e quanto crede di aver migliorato il proprio approccio alle ICT.

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La consegna degli attestati

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Nel complesso è stata un’esperienza molto positiva. L’opportunità di interagire con un gruppo di formatori internazionale è stato, senza dubbio, il valore aggiunto del corso.

Speriamo di poter ancora prendere parte ad opportunità del genere.

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Seconda giornata del corso TACCLE 2 a Dillingen

Ieri ha avuto inizio la seconda giornata del corso TACCLE 2. Il gruppo di partecipanti è ospitato dall’Akademie für Lehrerfortbildung und Personalführung di Dillingen in Germania, un Istituto responsabile della formazione degli insegnanti della scuola primaria e secondariaIMG_2323

Il gruppo di partecipanti è composto da insegnanti e formatori provenienti da diversi paesi europei: Italia, Germania, Olanda, Svezia, Belgio e Spagna. Il corso si tiene presso l’edificio principale dell’Accademia nel centro di Dillingen e prevede 3 ore di corso durante la mattinata e tre ore nel pomeriggio. La prima giornata è iniziata con un icebraker basato sullo strumento Kahoot a cui è seguita una panoramica sull’e-learning e sui suoi possibili sviluppi futuri.

IMG_2319 I formatori, Jan Bierweiler a Jenny Hughes hanno, quindi mostrato quali sono, secondo loro, le 10 applicazioni migliori per l’insegnamento al momento disponibili online. Il pomeriggio è stato dedicato all’approfondimento del podcast come strumento di insegnamento a cui è stata collegata un’attività in cui, utilizzando Padlet, i partecipanti hanno fornito idee e riflessioni sull’utilizzo del podcast nella loro attività didattica. La giornata si è conclusa con una birra di gruppo nella birreria dell’Accademia 🙂

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Corso Taccle2 a Dillingen

E’ iniziato oggi il corso Taccle2 a Dillingen in Germania. Il gruppo di docenti venuti da tutta Europa è vario e ben assortito. Sicuramente ci sarà molto da imparare e ci sarà modo di confrontare i diversi sistemi educativi e le diverse modalità in cui le ICT vengono integrate nelle attività didattiche.

Intanto ci godiamo il primo evento “social” della settimana. La cena di benvenuto!!

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Corso intensivo di lingua inglese a Londra.

London eye.

London eye.

Ciao a tutti,

mi chiamo Jordan e sono appena tornato da Londra, dove ho seguito, tramite il progetto KA1-MOBILITY, un corso intensivo di lingua inglese.

In questo articolo racconterò la mia esperienza per condividerla e discuterne con chi vuole, sperando che sia anche d’aiuto a chi cerca un consiglio prima di partire.

La prima cosa è stata la scelta della scuola: nonostante la numerose possibilità, la scelta è stata facile grazie al suggerimento di Michele. Come lui, ho seguito i corsi proposti dalla English language schools. Una scuola situata in pieno centro di Londra, in Teobald’s Road, che ha sedi operative a Londra e a Malta.

Prima di partire, utilizzando una piattaforma online, Moodle, ho seguito un corso di preparazione per un paio di mesi.

La settimana prima del corso, la scuola mette a disposizione un profilo personale online. Tramite il profilo è possibile fare un test iniziale, in modo da capire il livello dell’utente, e fare esercizi di preparazione. Il profilo è attivo per tre mesi dopo la fine del corso, per esercitarsi ulteriormente.

Oltre al test, il primo giorno di lezioni ho avuto un colloquio con Maxime, una delle insegnanti, per decidere la classe in modo definitivo. Quella mattina, nonostante gli occhi ancora chiusi e l’affanno (non avevo considerato molto bene le distanze), mi sono sentito subito a mio agio. La prima cosa che la scuola cerca di trasmettere è sicuramente l’aspetto amichevole e tranquillo della situazione.

Da subito ho notato che i professori danno molto più peso al dialogo che alla grammatica. Per esempio, nonostante la mia grammatica fosse più o meno ad un livello B1, ho cercato di essere il più disinvolto possibile, e dopo il colloquio mi hanno assegnato un livello B2. Questo per dire che è molto importante cercare di parlare, nonostante l’imbarazzo e la difficoltà.

Il corso prevede 6 ore al giorno, 4 la mattina e 2 il pomeriggio, per 5 giorni.

Durante la lezione con Izzy.

Durante la lezione con Izzy.

La mattina, Izzy, una giovane ragazza londinese, teneva il corso di grammatica: più o meno come nelle nostre scuole, si fanno esercizi, letture e ascolti che seguono il programma della giornata. Dopo aver fatto gli esercizi la professoressa ci chiedeva di confrontare le risposte e discuterne con i colleghi, l’ho trovato un buon modo per dialogare e sciogliere un pò il linguaggio. Durante la lezione c’ è sempre stato molto spazio per parlare e raccontare le proprie esperienze. Izzy faceva infatti molte domande e cercava di renderci il più possibile partecipi.

Le ultime due ore, nel pomeriggio, erano dedicate al dialogo e al vocabolario. La professoressa, Suzi, ogni giorno proponeva argomenti diversi di cui discutere, come per esempio musica, notizie di cronaca varie prese dal quotidiano, compravendita di immobili, etc.

Io con alcuni compagni di corso.

Io con alcuni compagni di corso.

I ragazzi che partecipavano con me alle lezioni venivano un po’ da tutto il mondo: brasiliani, arabi, russi, svizzeri, spagnoli. L’ambiente, così vario, era molto stimolante e piacevole- ideale per il dialogo in lingua inglese.

I professori sono molto giovanili e disponibili e hanno sempre cercato di affrontare argomenti interessanti e stimolanti. C’è comunque da dire che sono dotati, in piena coerenza con lo stile inglese, di un sarcasmo fuori dal comune. Capita spesso infatti di trovarsi in situazioni imbarazzanti, in cui per esempio ci si sente derisi per non aver capito bene l’argomento di cui si parla. Questo, in ogni caso, fa parte dello scambio culturale e non bisogna farsi troppo intimorire.

L’ultimo giorno, il sabato, è dedicato alla visita dei luoghi più importanti della capitale: British Museum, Hyde Park, Trafalgar Square, Buckingham Palace ecc.

La settimana è passata molto velocemente, e il resoconto è sicuramente positivo. Le lezioni sono state utili ed interessanti. Inizialmente ho avuto un po’ di difficoltà di comprensione, tuttavia dopo un paio di giorni si comincia ad entrare nel linguaggio e si notano i primi progressi. Vista comunque la breve durata del corso, è difficile percepire un miglioramento significativo, per questo, a mio avviso, è importante prepararsi prima di iniziare il corso e continuare ad esercitarsi una volta a casa. Per sfruttare appieno l’esperienza, è senz’altro fondamentale conoscere i compagni di corso e cercare di trascorrere del tempo libero insieme. Ci si tiene in esercizio conoscendo gente di altre nazioni.

E’stata un’esperienza produttiva e importante, sia per la lingua inglese che per lo scambio culturale. Credo nell’utilità di questi scambi e spero possano svilupparsi e contribuire sempre più al miglioramento della formazione professionale.

Devo ammettere che sarei senz’altro rimasto ancora un po’!!                                                    Per ora è tutto, spero di avervi dato una buona panoramica della situazione e di esservi  d’aiuto!

Ciao ciao!!

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Un corso sull’e-learning!!!

Sono stato selezionato per partecipare ad esperienze formative sull’utilizzo delle ICT in ambito educativo. Da alcuni anni, ormai, mi occupo di e-learning e seguo diversi porgetti sull’introduzione degli strumenti ICT in ambito educativo.

È stato scelto il primo corso IST generato dal progetto TACCLE 2, che si terrà a Dillingen (Germania) dal 23 al 27 marzo 2015. Il corso sarà incentrato sulla creazione dei contenuti per l’e-learning e sulla presentazione di attività concrete da applicare in ambito educativo.

Vi terrò aggiornati con i prossimi post!

Giulio

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